S/confinate
tre istantanee, tre corti multimediali
di e con Serena Di Blasio, Caterina Di Fant, Valentina Rivelli
video di Ruben Vuaran
coproduzione Teatro della Sete e 47/04
3 istantanee dell’anima
3 ritratti, specchi del volto e dell’animo umano
Donne di epoche diverse a confronto con uno spazio recluso, ristretto. La loro libertà di spaziare controcorrente.
In video le immagini interagiscono con il narrato, in un dialogo di compensazioni.
istantanea 1 / DANAE
un corto che cuce insieme frammenti di un mito dai tanti volti / Valentina Rivelli
istantanea 2 / RITRATTA NEL BUIO
racconto corto per un silenzio in fuga / Caterina Di Fant
Il buio è interrotto da profili di luce, ricordi di un’infanzia senza parole d’affetto, contorni notturni di una città raffinata… e l’ombra muta di una donna ritratta nel suo silenzio.
Mia madre.
Dicono fosse bellissima “prima”. Ricordo che la guardavo solo qualche volta e di nascosto, quando ero sicura non mi vedesse.
Anche lei non mi guardava. Speravo lo facesse. Non tanto per controllare se qualcosa in me nel frattempo fosse cambiato, perché lei non credeva nei miracoli, ma per poter sentire per una volta il profumo del suo sguardo su di me.
Quel “prima” era finito con me.
Sul confine silenzioso tra “il prima e il dopo” si fa luce, quando la figlia, divenuta adulta, si ritrova faccia a faccia coi pensieri della madre.
Disegni di Serena Giacchetta.
istantanea 3 / GRAZIE DI DIRMI CHI SONO
un corto di teatro di figura e d’attore / Serena Di Blasio
“Chi l’ha scritta questa storia?”, si interroga una pupazza.
All’interno di uno spazio chiuso
non riesce a dormire.
Guarda fuori dalla finestra,
scorrono sotto i suoi occhi immagini e universi dell’animo:
un manicomio, una sala video-sorvegliata, un processo e altri paesaggi.
Lei vi si immerge, divertita dai miti da sfatare e dall’ironia della Storia. Quella con la S maiuscola.
Da chi questa scrive e da chi l’ha vissuta davvero.
La pupazza è Helsinki, costruita da Ilaria Comisso.
Fotografie di Andrea Damiani e Caterina Di Fant